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L’ATOMICA: STORIA
venerdì 4 novembre 2022, di
A PROPPOSITO DELLA BOMBA TOMICA....
Plillole di storia e filosofia
MEMORIE SULLA APOCALISSE
• Il sistema della teologia della storia, che, sulla base dell’interpretazione patristica, attribuisce alle profezie contenute nell’Apocalisse un valore prevalentemente religioso, da scoprire con una interpretazione allegorica del testo. Questo tipo di approccio interpretativo rinuncia a leggere il libro come una cronaca profetica, riallacciandosi alla concezione biblica secondo la quale gli ultimi tempi hanno avuto inizio con la venuta di Gesù Cristo e si protrarranno sino alla parusia, esito finale della lotta tra bene e male.
Isaac Newton, fisico e teologo, scrisse il celebre Trattato sull’Apocalisse, in cui applica postulati e regole del metodo matematico sperimentale dei Principia ad una interpretazione del testo biblico, quanto più possibile fedele alla lettera, confrontandola con le altre parti della Scrittura e con le fonti storiche.
La Guerra Atomica.
La proliferazione della energia nucleare
Dopo l’esperimento di frantumazione dell’atomo portato a termine con successo nel 1919 da Ernest Rutherford, la ricerca scientifica nell’ambito della fisica nucleare si era progressivamente sviluppata grazie al contributo di scienziati di fama mondiale come Niels Bohr, Werner Heisenberg, James Chadwick ed Enrico Fermi. Essi presentarono le nuove teorie della fisica quantistica, identificarono il neutrone ma soprattutto scoprirono che il bombardamento dell’atomo con neutroni produceva isotopi di nuovi elementi.
Sulla base di calcoli teorici basati sulla celebre formula di Albert Einstein, la frantumazione dell’atomo sembrava poter liberare una enorme quantità di energia. Nel 1938 Otto Hahn e Fritz Strassmann definirono il fenomeno della fissione nucleare mentre altri due ricercatori, Lise Meitner e Otto Frisch, scoprirono che l’uranio era un elemento instabile particolarmente idoneo per la frantumazione con conseguente liberazione di energia. Fu tuttavia merito soprattutto di Leó Szilárd se si giunse alla concezione della cosiddetta reazione a catena, la possibilità cioè di un elemento di frantumarsi sotto il bombardamento di neutroni con l’emissione di un numero superiore di particelle a loro volta capaci di assaltare altri nuclei atomici prolungando in questo modo il processo di fissione. Szilard comprese le paurose implicazioni pratiche nel campo militare di queste scoperte e per primo, nello stesso 1938, mise in guardia contro il pericolo di una divulgazione incontrollata di notizie scientifiche che avrebbero potuto avvantaggiare militarmente potenze aggressive come la Germania nazista.
Come si sa furono gli Stati Uniti d’America a costruire e sganciare le prime due bombe atomiche e ciò avvenne in Giappone verso la fine del secondo conflitto mondiale : La prima su Hiroshima e la seconda su Nagasaki. Gli scienziati che giunsero a questo furono quelli guidati da E. Fermi , fuggito in America negli anni delle persecuzioni che avvenivano anche in Italia, degli Ebrei ( sua moglie era ebrea. ) . quelle bombe ebbero una potenza fra i 15 e i 20 kilotoni , pari a circa 15 mila, 20 mila tonnellate di tritolo. Le bombe di oggi ? hanno potenze di milioni di tonnellate di tritolo. Le conseguenze di una guerra atomica oggi di grandi dimensioni, sarebbero quelle della distruzione del pianeta. Sappiamo cosa hanno comportato le bombe sganciate sul Giappone anche per le conseguenze successive che si sono verificate su chi scampò al primo forte impatto delle bombe: malattie incurabili , sofferenze , e decessi di migliaia di persone , che muoiono ancora nell’era successiva. Oggi? Con questa invasione della Ucraina La Federazione Russa, che fu come si sa L’Unione Sovietica di Lenin e successivamente di Stalin, a cui si aggiunsero anche le Nazioni del Patto di Varsavia dopo il trattato di Yalta, con cui si siglò la pace del secondo conflitto mondiale e gli accordi fra le forze vincitrici, la Russia di Putin minaccia nuovamente l’uso degli ordigni atomici, perché alla fine si trova in seria difficoltà con le proprie armate sul terreno di guerra , dove gli eserciti Ucraini avanzano per la liberazione del loro paese da questa invasione, grazie agli aiuti che di fatto provengono dai Paesi occidentali che formano la NATO. Insomma la Russia ha un solo torto: quello di avere invaso un Paese che intende stare libero ed oggi se vuole trattare lo può fare soltanto quando i suoi eserciti sono tornati in Russia. La storia della Ucraina del 20° secolo inizia dalla formazione della Unione Sovietica dopo la Rivoluzione Bolscevica del 1917 e la presa dei poteri da parte dei Soviet Leninisti. Da li tutto ciò che faceva parte dell’impero Zarista passò nelle mani dei Bolscevichi ed ebbe inizio il nuovo percorso storico della dittatura del proletariato, guidata dal Partito dei Soviet , che avrebbe poi dovute condurre il paese verso Comunismo. Riguardo alla Ucraina secondo Lenin rientrava nella visione internazionalista della rivoluzione e da li sarebbe dovuta partire. L’Ucraina dunque restava fuori dalla Unione Sovietica, in vista di una nuova avventura o di un proseguo della rivoluzione proletaria. Come si sa però Lenin morì precocemente, e fra vari intrighi di potere, fu Stalin a sostituirlo alla guida della Unione Sovietica. Da quel momento l’Ucraina fece parte dei poteri territoriali Sovietici e peraltro, considerata come il cortile della Unione Sovietica di Stalin. Insomma se Lenin pensò una cosa, Stalin ne fece un’altra per questo paese, peraltro di grande vastità geografica e lo stesso Putin, nel corso della sua lunga disamina prima della invasione, che lui chiamò “ Operazione Militare “ ebbe a ricordare : “Lenin sbagliò le sue decisioni per L’Ucraina ed oggi si devono cambiare” Ecco, se questo è sommariamente ciò che accadde con Lenin e Stalin e cosa è accaduto con Putin, è bene anche ricordare che negli anni 90 del secolo 20° L’Unione Sovietica Implose ed anche il Patto di Varsavia non avendo più ragione di esistere, tornò alle dimensioni iniziali di nuova formazione libera dei singoli paesi che lo formavano. L’Ucraina? Rimase nel Limbo ed oggi vuole però stare libera dal potere della Federazione Russa. Però: chi fu di fatto che condusse l’Unione Sovietica dell’epoca Staliniana ad avere un arma nucleare?. Perché se gli USA la costruirono nel 1945, l’ Unione Sovietica di Stalin non l’aveva e per questo non ebbe neppure il tempo di inviare le proprie armate in Giappone , perché gli Americani conclusero prima il conflitto nel Pacifico grazie alle bombe atomiche. L’unione Sovietica la bomba atomica potette costruirla solo nel 1949, grazie alle informazioni scientifiche che le furono date dal Fisico Pontecorvo fuggito in Inghilterra negli anni del fascismo. Li collaborò con gli scienziati inglesi e grazie a questa sua permanenza fra le ricerche scientifiche inglesi , ebbe tutte le conoscenze ed informazioni sulla atomica , che portò in Russia dove rimase poi per svariati anni. Insomma fu una spia? Però fu grazie alle informazioni del Fisico italiano Pontecorvo che la L’Unione Sovietica giunse ad avere la sua prima bomba atomica e la possibilità per il successivo percorso riguardante il nucleare. Da ricordare che all’Ateneo Pisano v’è un importante spazio a lui intestato ed una piazza anche nel territorio cittadino in quello del litorale marinese. Pisa , comunque ha ospitato a ricordo dei disastri della bomba atomica causati in Giappone, una Signora sopravvissuta che fra le altre cose fu accolta anche nel nostro ateneo.
Astianatte