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FILOSOFIA DELLA FISICA

sabato 6 novembre 2021, di Tobagi Admin

PILLOLE DI FILOSOFIA DELLA FISICA

Dopo la rivoluzione scientifica e i suoi avanzamenti fatti durante il secolo dei lumi , proseguendo dalle scoperte di Isaac Newton prevalse negli scienziati l’idea che l’universo fosse governato da leggi naturali,regolate dal principio causa effetto, che si potevano scoprire e formalizzare con l’osservazione e gli esperimenti. Questa conclusione si chiamò “ determinismo”. Però il determinismo se si considera dal punto di vista della filosofia, preclude il libero arbitrio. Come dire: se l’universo e quindi tutti noi che stiamo in esso è rigidamente governato da leggi universali, significa che anche il comportamento di una persona si può determinare,in funzione delle circostanze che precedono i suoi comportamenti. l’esistenza del caos preclude l’assenza del libero arbitrio anche nel determinismo, di conseguenza il libero arbitrio è escluso dal concetto di legge fisica e dal fatto che l’uomo, come l’intero universo è soggetto alle leggi della natura.Riguardo al caos e al determinismo scientifico già Simeon Poisson ad inizio 1.800 concluse che non v’è nessuna certezza sulla unicità delle soluzioni di una equazione. E’ comunque bene ricordare che il determinismo scientifico si interessa esclusivamente del comportamento della natura e non della sua conoscenza. Come dire che si può sostenere che esista una correlazione univoca fra causa e effetto. Per cui dato lo stato di un sistema in un certo tempo, esiste una formula, una mappa, una equazione differenziale, che consente di stabilire in modo certo quale sarà lo stato di questo sistema e la posizione di ogni suo elemento in un tempo futuro lungo a piacere o quale era lo stato di questo sistema in un tempo lontano a piacere.Non volendo fare una approfondita analisi storica del dibattito sul determinismo, vale la pena però ricordare che nei primi decenni del 900 sarà una nuova meccanica, quella quantistica ad affrontare e forse risolvere il tema in questione. In Particolare sarà il giovane W. Heisemberg col suo principio di indeterminazione a dimostrare nel 1927 l’impossibilità di seguire la traettoria dell’elettrone, non per cause matematiche divergenti,ma per l’impossibilità reale di conoscere con precisione assaoluta il proprio stato iniziale. Come scrive lui stesso:” nella formulazione della legge di causalità, conclude, dove se conosciamo il presente possiamo calcolare il futuro, è falsa non la conclusione, ma la premessa. Come dire : noi non possiamo conoscere il presente di ogni elemento determinante. L’indeterminazione del mondo che emerge dalla nuova fisica nega di fatto la validità della legge di causalità.La meccanica quantistica ha una posizione unica nella storia della scienza.Essa fa parte della famiglia di teoria scientifiche che hanno arricchito la nostra cultura dal 1600 in avanti. Si dovrebbe porre l’obbiettivo di descrivere una realtà indipendente da chi la osserva. Invece la meccanica quantistica, appare di fatto come la prima teoria scientifica che sembra mettere in dubbio l’esistenza stessa di questa realtà, di certo nelle forme nelle quali alcuni secoli di scienza ci avevano abituato a pensarla.