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RUSSEL
IL TACCHINO INDUTTIVISTA E LA FILOSOFIA
METAFORA
sabato 18 settembre 2021, di
BERTRAND RASSEL
Bertrand Arthur Russell nacque a Trellech nel 1872 e mori ad 87 anni a Penrhyndeudraeth nel 1970. Fu un filosofo, logico, matematico . Famoso esponente , ( Autorevole) dei movimenti pacifisti. Fu divulgatore della filosofie delle correnti del razionalismo, dell’antiteismo e del neopositivismo. Fu anche insignito nel 1950 del premio Nobel per la letteratura, come riconoscimento dei suoi scritti nei quali egli sostiene sempre gli ideali umanitari e la libertà di pensiero.
Riguardo alla Filosofia fu famosa e celebre la sua metafora del tacchino induttivista, ( per la verità sarebbe stato un Pollo) del 1912 e ripresa poi anche da K. Popper, che confutava le assolute pretese di validità per enumerazione di casi nei quali accade sempre la medesima cosa e quindi essa alla fine ha una validità universale. Non è così però per il povero tacchino , a cui danno da mangiare ogni giorno alle 9 del mattino, ma non il giorno di Natale nel quale gli tirano il collo. E cade la certezza assoluta del metodo induttivo. Infatti secondo Russell l’unico metodo scientifico valido è quello Ipotetico- deduttivo, che si fonda sulla elaborazione di una ipotesi che viene messa alla prova con le asserzioni formulate in modo tale che siano sempre smentibili e confutabili in sede di esperimento. Questo modi di interpretare la conoscenza sposta L’uomo dai metodi empiristi e positivisti ad una dimensione di razionalismo critico. Ed è su questo che la scienza moderna oggi esiste e progredisce. Insomma Russell condivide le posizioni di Popper , che la scienza poggia su palafitte instabili e non su roccia solida, Come dire non avremo mai la certezza . la base empirica delle scienze non ha nulla di assoluto. Infatti si deve distinguere tra certezza e verità. Dove la certezza non l’avremo mai e ci dobbiamo accontentare della verità, su come si pensa la realtà che viviamo. Russell Filosofo interpreta il mondo come un universo di cose tutte fra loro indipendenti e quindi rimuove la concezione metafisica di una totalità unica dell’Universo. Russell interpreta il mondo come universo di cose reciprocamente indipendenti che possono essere in relazione tra loro ma che non costituiscono per forza aspetti connessi di una unica realtà. Per far ciò rimuove la concezione metafisica di una totalità unica dell’Universo, Russell parte dal processo iniziato da Boole di fare della matematica una scienza delle relazioni, processo continuato da Cantor con la teoria degli insieme: la logica come la matematica non si riduce all’enunciazione di una cosa e sue qualità, ma alle relazioni, così nella matematica gli insieme emettono in relazione oggetti che hanno stesse proprietà. Quindi da un ristretto numero di premesse e idee logiche si passa alla deduzione di proposizioni matematiche e calcolabilità delle loro relazioni, per passare alla spiegazione ed organizzazione dell’universo reale: se si individua una contraddizione nelle proposizione matematiche, essa la si deve risolvere in ambito logico. Russel poi a differenza anche di Wittgenstein, fu assai impegnato in ambito etico e politico e pagò personalmente un caro prezzo per il carattere anticonvenzionale delle sue battaglie. Queste ultime ebbe sempre la caratteristica di promuovere il valore dell’individuo, di cui sottolineò in termini decisi la libertà contro tutto ciò che fosse fanatismo e dogmatismo. Riguardo alla religione egli fu sempre critico e agnostico su ogni suo elemento propositivo. Ossessionato Bertrand Russell voleva sempre anteporre, da razionalista e positivista qual era, la scienza alla religione: “Con il progresso del sapere e della tecnica, la felicità universale può essere raggiunta; ma il principale ostacolo alla loro utilizzazione per tale scopo è l’insegnamento della religione. La religione impedisce ai nostri figli di ricevere un’educazione razionale…”.
Frase celebre :
“ il problema dell’umanità è che gli stupidi sono sempre sicurissimi, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi “ B. Russell