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FILOSOFIA PILLOLE : ETA’ ANTICA
giovedì 29 luglio 2021, di
PILLOLE DI FILOSOFIA.
COSA E’ LA FILOSOFIA E QUANDO NASCE ( NASCE INTORNO AL VI° V° SECOLO A.C. AGLI ALBORI DELLA ETA’ CLASSICA)
Chi sono i filosofi e perché fanno filosofia.
Un celebre aneddoto riportato da diverse fonti racconta che un giorno Talete, il primo filosofo, stesse camminando in campagna e guardando il cielo, presumibilmente per studiare le stelle, da valente astronomo qual era. Distratto dagli astri e col naso all’insù, Talete cadde in un pozzo. L’aneddoto riporta che una servetta di Tracia, al vederlo, rise di lui. Talete, distratto dal cielo, non guardava neanche dove metteva i piedi! Come scrive Platone: «si affannava a conoscere le cose del cielo e si lasciava sfuggire quelle che aveva tra i piedi».
L’immagine del filosofo distratto e con la testa fra le nuvole, che non sa badare alle faccende concrete della vita quotidiana, si è conservata intatta nei secoli. La distrazione dei filosofi, ma soprattutto la vacuità e inutilità dei loro ragionamenti, è oggetto della derisione di Aristofane nella commedia Le Nuvole. Aristofane si prende gioco di Socrate raccontando di come egli passi il tempo a domandarsi cose futili o assurde, cercando, per esempio, di stabilire se le zanzare cantino con la bocca o con il deretano. Poi,
sia Platone che Aristotele scrivono che il filosofo è colui che si meraviglia del mondo. La filosofia inizia quando ci si meraviglia di ciò che ci circonda. È come se i filosofi vedessero ciò che gli altri non vedono e non vedessero ciò che gli altri vedono. Le consuetudini, i fatti della vita quotidiana, ciò che appare noto ed evidente a tutti, suscita lo stupore del filosofo. E lo stupore lo conduce a mettere in discussione il senso comune, a mettere in dubbio quel che agli altri sembra scontato. Quindi, mettere in discussione il senso comune è una specialità dei filosofi, fin dall’antichità. Socrate, per esempio, non si accontenta mai delle risposte che gli vengono date e continua a far domande finché i suoi interlocutori non si accorgano che in fondo non sanno quanto credevano di sapere, che non sono più così sicuri di quel che credevano di conoscere. Infine I cinici, da parte loro, mettono in discussione l’intera la validità delle norme sociali vivendo per strada, mangiando o masturbandosi in piazza davanti a tutti.
Parmenide per esempio si pone contro tutto quello che ognuno di noi ritiene evidente. E afferma che il movimento e il mutamento sono solo apparenze. come per esempio il suo allievo Zenone, con un ragionamento indiscutibile nella logica, che Achille come si sa velocissimo, non riuscirà mai a raggiungere una tartaruga che lo precede e a cui si è dato un lieve vantaggio.
Quindi la filosofia nasce per la sua meraviglia riguardo al senso comune. Aristotele poi aggiunge altro ,dicendo che la Filosofia e’ una forma di pensiero unico: e’ l’unica fra le scienze ad essere libera, perché unica ad essere fine a se stessa. la Filosofia non serve a fare nulla . I filosofi ricercano la conoscenza col fine unico del sapere e non per giungere a qualche pratica utilità. Per queste sue peculiarità, fu una novità per la cultura Greca . Tuttavia si occupò anche di cose del vivere quotidiano e Platone, si ricorda, ne fu un buon esempio, sul come la sua filosofia fosse assai interessata alla Politica e alle sorti della vita pubblica. Alle forme di governo, alla educazione. Al sapere in generale . E questa passione per conoscere non era fine a se stessa, ma era utile per progettare una felice vita pubblica.
Da questi stati di pensiero e di volontà del conoscere la Filosofia cresce e fa da guida critica alla Storia, promulgandone forse il bel pensiero.
ASTIANATTE