Centro Walter Tobagi - Pisa

Home > FILOSOFIA > pillole di filosofia GIOVANNI LOCK

pillole di filosofia GIOVANNI LOCK

domenica 25 aprile 2021, di Tobagi Admin

PILLOLE DI FILOSOFIA: GIOVANNI LOCK
Lock è il Filosofo o studioso del pensiero umano , che mette in discussione le idee innate un secolo prima che Kant producesse le sue geniali Critiche sull’argomento della veridicità o meno della Metafisica come scienza, che come si sa non la classificò alla fine come tale. Lock intraprende la ricerca sulla natura dell’intelletto, così’ come fece Kant un secolo dopo, partendo da una lunga riflessione, legata da una ricerca speculativa, che ebbe inizio da un incontro con alcuni suoi amici tenutosi intorno al 1671 e ebbe la durata di venti anni.
La ricerca che Lock intraprende riguardo alla " natura" dell’intelletto, vedremo che non sarà una ricerca metafisica, cioè concernete la sostanza pensante , ma una ricerca "gnoseologica" intesa cioè ad indagare la natura della attività intellettuale, in quanto essa produttiva di conoscenza: Come dire che l’indagine di Lock riguarda i prodotti, le cose di quella attività e non l’attività in se stessa. I prodotti dell’intelletto sono dunque conoscenze, sono dati alla portata di tutti ed è su essi che si può esercitare la critica e l’analisi filosofica. Resta comunque una difficoltà, che si spiega per esempio che l’occhio vede gli oggetti, ma non vede se stesso nell’atto in cui li vede, così come l’intelletto nel conoscere le cose si sposta su esse e difficilmente può rientrare in se per prendere coscienza delle vie e dei modi con cui conosce. L’impresa però, come vedremo non sarà impossibile, perché l’attività intellettuale è dotata di coscienza, cioè di una facoltà per rientrare, sia pure con difficoltà, in se stessa e di rendersi conto di ciò che sta facendo. Ergo lock pone esplicitamente la distinzione già ricordata tra una ricerca metafisica e una ricerca gnoseologica. In sostanza Lock dichiara innanzi tutto di non volersi occupare della natura o della essenza dell’anima umana, che si presuppone sia la fonte della attività intellettuale e quindi della conoscenza e neppure del modo con cui dagli stimoli degli oggetti esterni siano suscitate in noi sensazione od idee. Egli muove dal dato di fatto che queste sensazioni e idee esistono in noi e vuole indagare come su di esse noi esercitiamo la facoltà del discernimento o conoscenza umana, cioè L’Intelletto, per formare l’edificio del nostro conoscere. Kant come si sa un secolo dopo , riprese l’argomento e individuò nelle forme a priori gli strumenti per nostra conoscenza materiale , circoscritti soltanto ad essa e non ad altro. Insomma Lock apre la strada al pensiero di Kant. Come dire conosci Lock per comprendere meglio Kant.
Lock suggerisce invece al posto delle forme a priori che Kant pensò un secolo dopo, il " metodo storico". questo terminologia non ha niente a che vedere con la Storia che noi intendiamo. Con esso Lock vuole soltanto intendere un metodo, che partendo dai dati più semplici della conoscenza ( sensazioni o idee ) presenti nella nostra coscienza, spieghi come, con successive composizioni, si formi il sapere. Questo metodo è storico in quanto va alla ricerca delle presunte origini della conoscenza.
Astianatte Scacceri