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BASE AMERICANA DI VICENZA

inutili proteste

sabato 17 febbraio 2007, di Raimondo Pistoia

Dopo avere assistito al balletto di posizioni
sull’Afghanistan da parte del nostro paese e alle critiche sulla
opportunità delle lettere dei noti ambasciatori di alcuni paesi Nato,
si prende atto che il Governo abbia deciso di rimanere con le nostre
forze armate senza se e senza ma in Afghanistan.
Area
Socialista di Pisa in aggiunta tutto questo vorrebbe però far notare
che riguardo alla base americana di Vicenza, per la quale in questi
giorni si è altrettanto discusso in sede governativa, soprattutto
dalle
parti della Sinistra radicale. Che è vero esiste un oleodotto
che
rifornisce le basi militari Nato di tutta Europa, nato negli anni
della
Guerra fredda ed ancora operativo. Il Parlamentare dei
Comunisti
italiani Galante Severino, si da da fare per dimostrare che
questo
carburante proveniente da tali installazioni, servirà a far
decollare
l’aeroporto di Vicenza per un servizio ai caccia bombardieri
americani.
Area Socialista di Pisa informa che tale sistema
di
approvvigionamento carburanti del nostro paese, sia in Italia e
all’estero è gestito interamente da personale italiano civile al
servizio di ditte private. Si tratta dunque di qualche migliaio di
lavoratori che operano in questo
delicato settore che davvero
resterebbero allibiti a sentirsi chiamare nemici dello Stato e della
Pace. Questo sistema di approvigionamento di carburanti Nato serve sia
il sistema civile che quello militare del nostro paese. L’Italia
peraltro gode di questo servizio a fronte di un impegno assai limitato
in quanto l’aeroportino di Vicenza è troppo piccolo per ospitare e
afr
decollare i cacia bombardieri americani.
Tutto questo è
comunque pubblicato su una rivista denominata : NATO HANDBOOK edizioni
2001 con servizi in lingua italiana.
Riguardo poi alla
manifestazione che si terrà a Vicenza organizzata dai movimenti della
Sinistra Radicale del paese, c’è da osservare che come è loro
solito
fare a questi movimenti, manca la consapevolezza che queste basi
nascono da accordi NATO, di cui l’Italia è parte autorevole e che
il
lro smantellamento significherebbe la’llontanamento dell’Italia
dai
paesi NATO.
Questo fatto, davvero non di poco conto,
dovrebbe essere oggetto di espressione dell’intero paese e non di
poche
migliaia di persone.