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FILOSOFIA PER IL 3° MILLENNIO

lunedì 4 ottobre 2021, di Tobagi Admin

FILOSOFIA PER IL 3° MILLENNIO
Se Hegel vedeva nel compito della filosofia di certo non quello di presagire e delineare il futuro, ma quello di comprendere il presente col suo compiersi come processo attraverso il passato. E questo lo vedeva ovviamente dentro alla propria dialettica, oggi la società dovrebbe essere la rappresentazione evoluta del proprio passato. Qualcosa di vero certamente c’è in questa affermazione evolutiva della filosofia , se si fonda sulla storia del presente che si compie in forma dialettica aperta attraverso il passato. Aperta nel senso che l’Arte - la religione - la filosofia, la triade dello spirito assoluto, non può chiudersi con la filosofia , ma sarà la nuova filosofia a far ricominciare un’altra triade e così avanti . Questo vale anche per Famiglia- Società Civile e Stato, la triade dello Spirito Oggettivo, se si pensa lo Stato si come la massima Autorità di una Nazione, ma sarà sempre un nuovo Stato nei processi continuativi della triade che cambia, col cambiamento dell’intera triade. In tal modo Storia e Filosofia sono compartecipi alla crescita delle società. Partendo da questa riflessione noi oggi dovremmo avere una società perfettamente in sintonia culturale , morale , civile , col proprio passato , ma evoluta : con maggiori condizioni di benessere, di conoscenza, di valori etici, di civiltà, migliorative del proprio passato. E’ veramente così? O noi alla fine abbiamo avuto la pretesa di fare di storiche categorie economiche, che ci vengono dal passato , delle categorie naturali e universali, poste al servizio degli interessi di pochi , dando vita ad un mondo alla rovescia pensato nel peggiore dei modi? Vediamo: Un sistema controllato, regolato e diretto soltanto dai mercati, alla cui autoregolazione è affidata la produzione e la distribuzione delle merci. Un’economia che si regge sull’aspettativa che gli esseri umani si comportino in modo tale da raggiungere un massimo guadagno monetario; in cui anche il lavoro, la terra e la moneta formano oggetto di mercato e tutto ha un prezzo, difficile per poterla vedere collocata nella storia più bella delle Nazioni, e neanche nella evoluzione positiva della loro storia. La globalizzazione e la smaterializzazione dei capitali e dei beni rischiano di inghiottire nel nulla il mondo del lavoro e delle opere, e con esse gli uomini che le producono. Ma non è la storia responsabile del disastro, è la colpevole assenza delle regole che dovrebbero governarla e il fatto che al posto di guida non ci siano coloro che sono sensibili all’umanità del futuro, ma solo piccoli uomini, coi loro calcoli meschini e occhi che non guardano lontano. Se la filosofia intende essre uno strumento utile, non come semplice insieme di nozioni, ma come strumento capace di studiare e modificare la realtà, serve anche che possa ipotizzare le condizioni di reale realizzabilità del progetto essere umano, che essa da sempre ha contribuito a costruire.

FRASE CELEBRE DI K. POPPER :
" Il futuro è molto aperto, e dipende da noi, da noi tutti. All’uomo irrazionale interessa soltanto avere ragione"