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CITTA’ IN INVERNO
poesia
martedì 28 novembre 2006, di
CITTA’ D’INVERNO
Triste il pensiero coglie lo scorrere del tempo
per gli spazi della spiritualità.
Strade bagnate.
Rumori di grondaie.
E il continuo divenire di acqua dai tetti.
Marmitte sbuffanti a strombazzare grigi fumi.
A minare i respiri.
E luccichio di insegne
ad indicare vetrine.
Ad inneggiare ai consumi vestiti di nuovo.
S’appoggiano i bimbi coi nasi ai vetri fumanti dai fiati .
A guardare passando, giardini fra mostri contorti.
Secchi rami a disdegnare scheletriche membra.
Umida legna ad assopire le fiamme.
E cessa la pioggia.
E vento pungente.
E brezza nevosa.
Cristalli di pensiero colorano ruscelli di sapienza assopita dai freddi.
E volano le luci fra i rumori della modernità.
Colori vivaci.
Goffe figure in cappotti e giacconi,
fanno la storia delle città, fra nebbie di cielo a coprire sorrisi
Natale
E sta arrivando il Natale.
E nasce Un bimbo fra miserie e tormenti di guerre.
Fra lumi di cere .
E teste canute a pregare.
E chiese affollate di niente.
E grida silenziose di genti,
a cercare il pensiero più bello .
E arriverà ancora.
E canti di gioia.
Fra pensieri dormienti di solitudine.
Astianatte