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LA SATUIRA DI PERSIO FLACCO E GIOVENALE

domenica 26 settembre 2021, di Tobagi Admin

PERSIO FLACCO E GIOVENALE

Persio Flacco e Giovenale furono due scrittori di epoca romana tutti e due sebbene nati nel 2° secolo d.C. , non si incontrarono mai , prima perché furono di diverse generazioni di quel secolo e secondo perché Persio Flacco morì giovanissimo e vide anche ahimè il declino di Roma con l’Imperatore Nerone, che Giovenale non incontrò nella sua vita, essendo vissuto nell’era successiva di Nerva e Adriano. Sono tutti e due poeti satirici e accomunano anche scelte e convinzioni letterarie. Infatti ambedue si ricollegano alla poetica di Orazio , ma anche di Lucillo , loro antecedenti. Loro in più hanno però il merito di avere fatto una notevole innovazione con la loro poetica che , a differenza di quella dei loro predecessori, è rivolta a tutti i cittadini romani e non soltanto agli intellettuali, amici letterati. Insomma sia per l’uno che per l’altro poeta la cerchia dei loro lettori e ascoltatori fu assai ampia e i temi del loro parlare e scrivere, nella loro forma intellettuale di avanguardia satirica erano quelli della moralizzazione dell’ascoltatore . Assai differenti da quelli di Orazio per esempio, che fu assai permissivo ed anche indulgente con le debolezze dell’essere umano anche se qualche critica contro i cattivi costumi c’era , vista però con ironia. Dunque i nostri due nuovi poeti si caratterizzavano attraverso una chiara rigidità di valori stoici espressa contro i vizi del tempo. Persio Flacco nacque non a Roma bensì a Volterra ecco perché sorgono le curiosità anche dovute a qual teatro operante in Volterra a lui intestato. Fu poi mandato dalla famiglia a Roma, dove stavano importanti scuole per letterati. Li incontrò il Filosofo Anneo Cornuto , da cui ricevette educazione e stimoli letterari e peraltro gli fece anche conoscere soprattutto Seneca , come si sa quest’ultimo , filosofo stoico maestro di Nerone legato ai valori dello stoicismo ,condusse una vita molto riservata seppur assai breve. Non si prodigò a pubblicare nulla dei suoi scritti , per le cui pubblicazioni si occupò anche Anneo Cornuto. La sua poesia infine è finalizzata all’etica , alla necessità di smascherare il vizio e la corruzione , assai in voga in quei periodi. Usando il suo sarcasmo usava fare metafore sul corpo e sul sesso. Alla fine Persio Flacco intendeva redimere l’uomo del suo tempo cercando per esso la purificazione .Le sue Satire furono pubblicate post mortem ed ebbero un grande successo, anche nei secoli a venire.

Riguardo a Giovenale e alle sue satire invece le sue opere sono caratterizzate da una pesante critica nei confronti della società . Nella prima satira, come nell’opera di Persio, è contenuto un prologo di carattere programmatico, dove Giovenale polemizza contro la moda e la sua fatuità, dichiara il suo disgusto nei confronti della corruzione. Nella seconda satira invece, abbastanza famosa, egli aggredisce chi nasconde i vizi sotto una patina di indulgenza ed avrà modo di attaccare fortemente l’omosessualità maschile e femminile e anche la depravazione delle donne. Giovenale mirava a metter in atto una terapia migliorativa della morale , anche se poi nemmeno lui credeva funzionasse. Però ci provò

Che dire alla fine di questi due intellettuali di epoca romana, poeti satirici , che cercarono di migliorare la moralità della Società Romana , dando all’Etica quella priorità ormai non più presente con gli essenziali valori che negli anni della Repubblica avevano condotto Roma a formarsi come vera potenza non soltanto militare, ma anche culturale del mondo all’epoca conosciuto , attraverso un recupero dello stoicismo che in epoca imperiale finì col non essere più rappresentativo di questa società ? Poco ,se non che ci provarono anche se al termine ne restarono delusi. Le loro opere e i loro pensieri giunsero fin oltre il Medioevo, e tentarono di colpire col pensiero sempre il mondo del vizio e della corruzione. Sebbene anche con i valori religiosi tanti tentativi furono intrapresi in tal senso, essi ebbero risultati non risolutivi e ancora nei nostri giorni i problemi di fondo restano irrisolti . Loro ci provarono con la satira e forse lo strumento era quello giusto....

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