Centro Walter Tobagi - Pisa

Home > FILOSOFIA > IL POSITIVISMO

IL POSITIVISMO

martedì 17 agosto 2021, di Tobagi Admin

PILLOLE: IL POSITIVISMO

Il positivismo nasce in Francia nella prima metà dell’Ottocento e lo fonda Augustro Comte. Questo movimento culturale s’impone a livello europeo e mondiale, nella seconda metà dello stesso secolo: un periodo storico pieno di cambiamenti epocali, in cui la tecnologia e la ricerca scientifica sono molto presenti nel discorso pubblico.
Il positivismo si sviluppa in Europa e nel resto del mondo nella seconda metà dello stesso secolo. Un arco storico questo ricco di cambiamenti se vogliamo anche epocali non soltanto nell’ambito della cultura umanistica , ma anche esoprattutto del progresso della scienza. basti pensare a due nomi importanti che lo hanno caratterizzato, Maxuell e Faradey, che alla fine se non concluso, hanno innalzato assai le scoperte scientifiche di Copernico, Galileo Newton, dei secoli passati. Quando nasce iL positivismo, dopo i moti rivoluzionari del "48" ci troviamo in qualche maniera in un periodo di relativa pace. Vero che nel 1860 si fa l’unità di Italia, fatta salve la parte del Vaticano, ma poi , a parte la breccia di Porta Pia a Roma del 1870, che unisce l’Italia in forma compiuta e porta la capitale a Roma, e in quegli anni nel 1870 -71 si fa anche la guerra Franco prussiana. Poi nella seconda metà di questo secolo assistiamo assai, alla nativa società industriale e alle moltissime scoperte scientifiche e invenzioni in ogni ambito, che di fatto cambiano la vita della società civile occidentale. Si sviluppa la meccanica, si trasforma quindi il modo di produrre merci. La produzione aumenta e con essa anche la ricchezza. le città crescono nel numero e si ampliano le esistenti. La medicina guarda avanti. Infatti negli ultimi anni di questo secolo e i primi del novecento, si fanno ricerche per combattere la tubercolosi, la peste e la malaria. Si scopre il metodo della anestesia in chirurgia. si introduce la corrente elettrica, il telegrafo ed anche il telefono. Assistiamo ad aumenti demografici consistenti nelle città. In questo sviluppo della conoscenza e della crescita economica, sta l’origine della aumentata fiducia delle genti nella scienza così come la tecinica, che vengono esaltate e sostenute.Proprio in questo periodo viene inventato il termine “scienziato”, per distinguere la ricerca scientifica basata sui fatti e sugli esperimenti, dal pensiero filosofico. Il POSITIVISMO IN ITALIA: se In Germania il positivismo si colloca in una posizione più propriamente definita "materialismo": deriva dal positivismo franco-inglese e dal forte progresso compiuto dalle scienze naturali e dalla biologia. In Italia seguaci del positivismo furono Carlo Cattaneo e Roberto Ardigò, il quale concepì la filosofia come disciplina dell’organizzazione dei dati scientifici .Il Positivismo dunque si caratterizza come reazione agli esiti irrazionalistici del romanticismo e la riconnessione con alcune istanze della riflessione illuministica. Fiducia nella ragione, nella scienza e concezione deterministica dell’agire umano. Estensione del metodo sperimentale a campi in passato di pertinenza della morale o della metafisica. Fondazione di nuove discipline, come la sociologia o il rinnovamento metodologico di varie discipline aventi per oggetto l’uomo, quali medicina, e psicologia. Nozioni quali evoluzione, lotta per la sopravvivenza o presupposti culturali , il metodo sperimentale e la dipendenza dei comportamenti umani dalle condizioni ambientali.
Assunzione della razionalità scientifica a unica cosa valida , criterio e modello del sapere. Il sapere scientifico, dicono i positivisti, si basa sui fatti e non su intuizioni irrazionali e arbitrarie o su idee vaghe e confuse metafisiche. La nuova scienza non vuole scoprire il "perché" dell’esistenza di un comportamento, ma più concretamente il "come" e quali ne siano le leggi di funzionamento. Il positivismo considera l’uomo e lo spirito come fenomeni da studiare con lo stesso distacco e obiettività con cui sono osservati i fenomeni fisici e chimici.
AFFERMAVA COMTE : "Le scienze, nel passato, hanno liberato la mente umana dalla tutela della teologia e dalla metafisica che, indispensabile nella sua infanzia, tendeva a prolungare tale infanzia indefinitamente.
Nel presente, devono servire, sia con i loro metodi, sia con i loro risultati generali, a determinare la riorganizzazione delle teorie sociali.
Nell’avvenire, costituiranno, una volta sistematizzate, la base spirituale permanente dell’ordine sociale, finché durerà sulla terra l’attività della nostra specie." PAROLE SANTE DA RICORDARE SEMPRE

ASTIANATTE