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LA STORIA

Poesia

martedì 28 novembre 2006, di Raimondo Pistoia

POESIA:

LA STORIA

Gelidi venti accompagnano riflessioni e gesta.

Antiche turbolenze si perdono nelle tortuose vie delle incomprensioni.

Da qui nascono le guerre.

Interminabili file di soldatini di piombo si accompagnano alla tua solitudine.

Ombre fuggenti si accalcano alle uscite del pensiero.

Non puoi gridare, nessuno ti ascolta.

Sei solo uomo, chiuso nelle memorie che non ti abbandonano.

E quando ad un tratto sembri accasciarti alla resa, suona la tromba il soldatino.

Imbracci l’arma e torni a sparare .

Acre odore di fumo, si riempie l’aria.

Carne bruciata intristisce le terre.

Ora che tutto tace pensi, seduto sulla terra della conquista al futuro prossimo della tua umanità Quella dell’altro è stata sconfitta.

Corre lontano un altero sguardo di sfida verso la maligna natura.

Grandi turbolenze si scontrano in aria e pare vogliano impedire anche agli uccelli di volare.

Gelidi venti corrono le tortuose vie del pensiero, lasciano i segni di un’antica solitudine.

Ma la storia parlerà.

Griderà a grande voce chi furono i colpevoli
e chi furono gli innocenti.

Griderà i perenni diritti dell’uomo
contro la perenne violenza dei mostri.


FRA GELIDI RUMORI
Cade la neve.
Sferza i visi la tramontana.
Fiocchi bianchi in subbuglio.
Anime gentili a vivere il tempo del freddo.
E tristi canti di solitudini, fra lacrime e stenti.
Famiglie allo sbando
Giovani a cercare se stessi, fra gelidi rumori di pensiero