PISA
martedì 23 febbraio 2021, di
PISA
" O Pisa O Pisa per la fluviale
melodia che fa si dolce il tuo riposo
ti loderò come colui che vide
immemore del suo male
fluirti il cuore il sangue dell’aurore
e la fiamma dei vespri
e il pianto delle stelle adamantino
e il filtro della luna oblivioso."
Così il poeta recitò l’urbe al risveglio.
E scorse ai tramonti pian pianino
il lento divenire dell’oblio lunare.
E la vide donna, tiepida
nelle sue vesti di biondo lino.
O Pisa O PIsa per la lunga storia
che fa grande il tuo passato.
Triste rintocca la campana della torre
A gridare vendetta alle sconfitte.
Sei adorna di gesta e di allori
E lance luccicanti a trafiggere i cuori dei nemici.
Alla Meloria hanno trafitto per sempre il tuo guerriero.
O Pisa O Pisa all’ombra della torre,
al salire dei santi marmi,
allo scivolare per Borghi e per Lungarni,
cogli all’increspare lento il tuo pensiero,
e scruti all’orizzonte onde di potente mare.
Astianatte