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AL CREPUSCOLO DELLA NOSTRA CIVILTA’
martedì 16 aprile 2019, di
AL CREPUSCOLO DELLA NOSTRA CIVILTA’
Vette a forare cieli fra la calura estiva.
Confusi venti scivolano alle porte delle città.
Si insinuano fra i vicoli colorati dai fumi della storia.
Fra il tubare di piccioni.
Lo stiocco di merli.
Una coppietta a stringersi.
A baciarsi al lampione.
Faticosi venti di guerra a muovere pensieri.
Al crepuscolo della nostra civiltà
A COPRIRE MONTAGNE DI SOLITUDINI
Nuvole nere a coprire montagne di solitudini.
E di quattro in quattro i cavalieri
a scolpire nuove apocalissi dell’umanità.
E vennero gli angeli ed erano in tanti su alati cavalli.
E cantici ed inni .
E mani protese .
Sorrisi .
E urla di gioia.
A portare bellezza alla perduta umanità.
IL NOSTRO TEMPO
Mostri di cielo in subbuglio.Retour ligne automatique
Menti affaticate dalle paure.Retour ligne automatique
Uomini senza meta a scrutare orizzonti di nulla.Retour ligne automatique
Bambini a giocare coi mitra.Retour ligne automatique
E un raggio di sole a cercare la via della luce.
Astianatte
FRA IL BRONTOLIO DEI TUONI
Lembi di cielo passan fra i mostri. Retour ligne automatique
Densi strati grigi ad abbracciarsi, a costruirsi,Retour ligne automatique
a contorcersi.Retour ligne automatique
La luna affaticata entra, incuriosita,Retour ligne automatique
nei cieli in sommossa.
D’estate, ai temporali.