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LUPO E’ MORTO E L’AMERICA

Poesie

martedì 28 novembre 2006, di Raimondo Pistoia

POESIA:

LUPO E’ MORTO

Le vette potenti gelavano i venti.

la neve ghiacciata a lambire i cervelli.

Sgorgavano le acque dalle sorgenti.

A cinguettare i passeri fra campi deserti, ghiacciati, persi fra le nebbie della vita.

Ulula lupo, abbaia l’ultimo grido.

E piange quell’uomo ha perso un amico.

E miagola il gatto, cantano i galli l’inno all’addio.

E’ partito per sempre l’amico più forte, a difendere noi dalla natura maligna.

Corri fra nuvole di libertà.

A ricordare quell’uomo.

Al ridondare dei dolci pensieri d’amore ritrovati fra le nuvole dell’abbandono.

Addio mio caro amico, possano gli inni dell’universo accompagnare la mia solitudine.


POESIA:

L’AMERICA

Una grande statua su un isolotto in mezzo a una laguna: la libertà.

E cavalcarono gli indiani sudati cavalli.

Frecce pungenti solcavano l’aria: il piombo più forte a portare la morte.

Cavalleria alla carica e donne,piccoli uomini, e miserie bruciate a sanguinare violenze.

Tanti negrieri solcarono i mari. uomini, donne, bimbi, batuffoli neri, segnate le schiene da fruste potenti, da mani lorde di aspra violenza a portare ricchezza.

E vennero guerre:
montagne di morte a solcare orizzonti di pura follia.

Europa in subbuglio ad esplodere odio.

E corse l’America e portò libertà.

Ma pianti lontani e grida potenti a gridare vendetta.

Sono esplose le torri.

Acri odori di fumo hanno riempito le menti.

Lamenti lontani hanno gridato giustizia.