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SATIRA SUL SANTO PADRE
La Chiesa protesta
domenica 26 novembre 2006, di
Il santo Padre è stato oggetto di satira in una trasmissione televisiva , la cosa ha fatto arrabbiare il Segretario del Pontefice e ha aperto una polemica fra la gente.
C’è da fare osservare a coloro i quali intendono sdrammatizzare il fatto accaduto, che se una cosa simile fosse stata pensata nei riguardi del capo spirituale dell’ISLAM, oggi gli esecutori di questo "scherzetto" viaggerebbero sotto scorta armata e correrebbero seri rischi per la propria vita. Siccome è stata colpita la figura del nostro Pontefice, allora non solo va tutto bene, ma non si deve, per qualcuno, neanche protestare.
Questa è la prima osservazione che viene da fare su questo accadimento dei nostri giorni.
L’altra osservazione non può essere che quella di ricordare che sbeffeggiare il Pontefice in una trasmissione televisiva, non è come prendere in giro il "politico" di turno: E’ qualcosa di assai più lesivo e offensivo ed investe non soltanto la figura del Santo Padre, ma l’intera nostra religione.
Le tesi a sostegno della laicità dello Stato italiano non danno nessuna giustificazione a fatti come questo, ma semmai aggravano ancora di più le diversità fra "Stato" laico e "Civiltà" Cattolica.
Affermare poi, come da più parti si è inteso fare, che siccome il Pontefice ha espresso delle opinioni su argomenti di grande attualità politica, allora anch’egli, come il resto dei politici, può essere oggetto di satire e censure. Il Pontefice ha espresso opinioni sulla famiglia e sulla vita, valori forti a cui da sempre la religione cattolica pone le proprie forti indicazioni. A nessuno fino ad oggi era mai venuto in mente di fare della satira sul Pontefice o sulla Chiesa cattolica per il loro sostegno ai valori della vita e della famiglia. Siccome oggi guarda caso i Comunisti sono al governo, allora tutti si sentono autorizzati ad andare oltre a ciò che fino ad oggi si è fatto e creduto, per fare questo però si devono maturare le condizioni per una nuova società fondata su valori del tutto diversi da quelli di oggi e per fare questo certamente non si deve e non si può iniziare dalle satire.