CANAPISA
Adesso basta
martedì 2 giugno 2009, di
spett.li redazioni dei giornali locali,
la giornata di sabato è
stata caratterizzata per la nostra città da un susseguirsi di eventi
assai preoccupanti, anche per il futuro della vita sociale e politica
di Pisa. Mi rifersico alle manifestazioni delle tifoserie del calcio,
che hanno messo in cantiere un dopo partita da brivido, che ha visto
arresti, feriti, le solite devastazioni di ogni cosa, ed anche alla
manifestazione organizzata da canapisa, che francamente con la nostra
città, la propria cultura, i propri valori, le proprie aspettative per
il futuro dei giovani, poco o niente ha a che vedere. Mi domando quando
le tifoserie del nostro calcio la smetteranno di andare sempre oltre
alla convivenza civile, e quando, chi è addetto a dare le necessarie
autorizzazioni perchè si svolgano iniziative come canapisa, non le
daranno più. Personalmente ritengo che manifestare le proprie opinioni
sia un sacrosanto diritto democratico, che deve sempre avere i
necessari riscontri di accettabilità nella società. Per canapisa però
ritengo che sia utile e opportuna una appropriata riflessione di
merito. Perchè si deve imporre alla società pisana l’accoglienza
della
"canapa", accompagnata da una manifestazione caotica,
rumorosa, vuota
di qualsiasi contenuto culturale e sociale, se non quello di fumare e
sballarsi, quando poi si sa che è una droga devastante come le altre
per le menti e il fisico dei nostri giovani, qualcuno me lo deve
giustificare. Ma poi anche per questi giovani che manifestano, che
senso ha imporre una manifestazione ad una città che non la vuole? Bene
faremmo invece per il futuro a dare ai nostri giovani ogni opportunità
di crescita culturale degna di questo nome. Grazie