LE FOIBE

Un movimento locale di Comunisti radicali ha chiesto
l’utilizzo
della sala della Biblioteca comunale per svolgervi una
iniziativa
culturale inerente la presentazione di un libro che di
fatto nega i
fatti accaduti, riguardanti le ormai note tristi vicende
delle Foibe.
L’Assessora alla cultura del comune ha negato loro la
sala
adducendo
legittime motivazioni che chiariscono la collocazione
della
Amministrazione comunale, nei riguardi di posizioni politiche
radicali,
come questa sulle Foibe, che possono condurre a scontri
fra
parti
opposte, a cui il comune non può davvero dare gli spazi,
nè
giustificarne le ragioni.
Area Socialista di Pisa
nell’apprezzare
la decisione presa dall’assessore Panichi, osserva che
la vicenda
delle
Foibe è ancora oggi oggetto da parte degli storici,
di accurati
studi e
il paese attende che quei fatti vengano una volte
per tutte
chiariti e
definiti come è giusto che sia, nell’ambito di
una neutra
decisione
storica. Proprio per questo allora sarebbe
davvero stata
impropria la
concessione della sala, che avrebbe
addirittura
significato la
concessione di un Patrocinio da parte del
Comune.

Con questo
riteniamo però che non possano essere negati
quei fatti,
che videro
massacrare in modo indegno e inumano qualche
migliaio di
persone e , ci
sembra, che le nostre Istituzioni, anche
le più alte,
siano andate in
questa direzione.
Area Socialista
di Pisa auspica
che in città si
possano trovare tutte le condizioni
perchè il
dibattito e il confronto
politico possano avvenire nella
massima
serenità e correttezza, anche
su temi così contrastati come
la vicenda
delle foibe, verso le quali
però le istituzioni bene fanno
a non
sottovalutare ogni rischio legato
alla sicurezza e all’ordine
pubblico.