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nave gasiera

grave impatto ambientale?

giovedì 23 novembre 2006, di Raimondo Pistoia

Sta per arrivare nel mare a largo di Marina di Pisa la nave gasiera. In tanti si sono organizzati alla protesta e un comitatao è nato per tale necessità.
Intanto però la ricerca di energia nel paese come nel resto d’europa ci pare affannosa. In Italia abbiamo fatto negli anni ottanta un referendum che mise al bando l’energia nucleare a tutti i livelli. Così oggi, avendo bloccato anche la ricerca in tale senso, siamo indietro di una ventina di anni soprattutto riguardo alla fusione nucleare, che dovrà essere per forza la nostra energia per il futuro. Quelli che si affannano a chiedere l’utilizzo dell’energia solare, e dell’energia eolica, le così dette energie rinnovabili, è bene che sappiano che tali sistemi risolvono il nostro fabbisogno per il 10-15%, il resto deve provenire da altre fonti. Inoltre è bene ricordare che la vera ed unica energia solare è quella che otterremo dalle centrali a fusione nucleare, che saranno come dei piccoli astri solari che emetteranno energia pulita in assoluto. Oggi però, con i ritardi che si contano nella ricerca, abbiamo assai poche scelte per il nostro fabbisogno, se non quella di ricorrere al metano, che adifferenza dei petroli e loro derivati, ha un impatto embientale assai meno invasivo. Il sistema di approvigionamento di tale fonte di energia attraverso le navi gasiere risulta essere assai più conveniente di qualsiasi altro e per queste ragioni anche nel nostro paese ci stiamo attivando in tale senso. Si dice da più parti che queste navi gasiere sono pericolose perchè c’è il rischio di grandi esplosioni.
Ci risulta che da tempo diverse commissioni abbiano analizzato il problema e pur avendolo individuato, hanno tradotto che l’eventualità di un disastro sia cosa assai poco probabile per non dire remota. E’ evidente però che la salvaguardia della sicurezza non deve mancare e tutti i soggetti interessati devono muoversi soprattutto in tale senso. C’è poi da dire che i rischi di grandi esplosioni le abbiamo avute in tutti questi anni nelle raffinerie del petrolio, nei serbatoi dei distributori cittadini di benzine. Li avremo allorquando si potrà viaggiare con i motori a idrogeno, altro vettore che potrebbe dare un valido contributo ai nostri bisogni di energia. Insomma il metano e le navi gasiere pongono all’ambiente e alle persone gli stessi rischi che da sempre abbiamo corso nell’era della modernità.