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LIBERAZIONE DI MASTROGIACOMO

emergency e i talebani

giovedì 12 aprile 2007, di Raimondo Pistoia

pett.li redazioni dei giornali,
dopo le vicende
ormai a tutti note che hanno cartterizzato la liberazione del
giornalista di Repubblica, con il coinvolgimento della associazione
umanitaria Emergency e del proprio gruppo dirigente, viene da domandare
cosa sia mai accuduto i Afghanistan se all’indomani della
liberazione
di Mastrogiacomo, già le condizioni per le future trattative si sono
brutalmente interrotte e il governo Afghano ha arrestato uno dei
dirigenti di Emergency, che è stato protagonista di questa liberazione.
E non solo è accaduto tutto questo, infatti, i talebani hanno passato
brutalmente per le armi l’interprete che insieme a Mastrogiacomo
doveva
essere liberato. C’è poi da ricordare che Il governo Afghano indica
l’associazione Emergency come una affiliata al movimento talebano e
il
dirigente arrestato un suo degno rappresentante. Su tutto questo il
Governo italiano sdrammatizza e minimizza, consapevole però che per la
liberazione di Mastrogiacomo si sono fatti liberare diversi terroristi
afghani e con tutta probabilità se ne sarebbero dovuti liberare altri
per quella del suo interprete e accompagnatore che invece è stato
ammazzato.
Addirittura c’era chi nel nostro governo paventava e
continua a farlo , l’ipotesi che anche i talebani siano coinvolti
nelle
trattative per una futura pace in questo paese. Ma come si fa a
coinvolgere gente come questa che segue la cultura dei tagliagole?

Viene poi da domandare ai nostri governanti, ma davvero Gino Strada
presiede una associazione umanitaria interamente al di sopra e al di
fuori delle parti che oggi si scontrano in questo paese? Perchè mai
allora il Governo Afghano, amico degli alleati e del nostro paese,
insiste tanto su una tesi assai emblematica e se risultasse vera
oltremodo spinosa per il nostro geverno?