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PRODI E LA CRISI

Sarà rinviato alle camere

sabato 24 febbraio 2007, di Raimondo Pistoia

Il Governo Prodi è caduto sulla politica estera legata ai
rapporti Nato, allo scacchiere di guerra dove sono presenti nostre
truppe, all’ampliamento della base USA di Vicenza.
davvero
però è caduto solo per queste motivazioni?
Questo Governo ha
perso del tempo prezioso a correre dietro alle questioni di "principio
sociale", che interessano ad una minoranza del paese, come le PACS,
poi
trasformate in DICO, creando malumori e scontento in tutto il
paese.
Ha prodotto un indulto che ha liberato qualche
migliaio di
detenuti, verso i quali il paese nutre grandissime
riserve.

Ha prodotto una legge finanziaria così detta equa
dai partiti della
maggioranza, che ha finito per penalizzare
pesantemente tutto il ceto
medio del paese e impoverire ancora di più
i ceti più poveri.

Ha messo in atto alcune liberalizzazioni,
malamente spiegate e quindi
non capite dal paese, che hanno creato in
larga maggioranza, a parte
l’eliminazione della tassa sulle schede
telefoniche, sgomento e
dissenso.
E’ stato ostaggio perenne
della Sinistra radicale
presente in forze nel Governo.
Non
ha messo mano a nessuna
riforma.
Area Socialista di Pisa fa
notare che Prodi è caduto
si sulla politica estera, ma i reali motivi
del dissenso sonno da
ricercarsi da altre parti assai vicine alla
Sinistra presente nel
Governo.
Adesso c’è stata la messa in
scena del documento di
dodici punti sottoscritto da tutti i partiti
della coalizione di
Governo a sostegno di un Prodi Bis.

Quanto durerà
quest’accordo? Assai poco se al Senato non si trovano
numeri certi per
governare.
Intanto il Senatore Pollaro si
è defilato e la
"caccia" al senatore messa in atto dai "Big" della
maggioranza è
davvero cosa tragico_ comica.
Certamente il
Capo dello
Stato, che è persona equilibrata e lungimirante, chiederà
garanzie
sulla tenuta di questa maggioranza e non sarà per niente
facile
fargliele avere.